Perfezione, continuità e tradizione. L’anello nuziale è una delle usanze più antiche e universali: quando due persone si sposano formano un’unità completa, indissolubile e il cerchio della fede simboleggia proprio questo.
Gli anelli nella storia
Gli anelli nuziali e di fidanzamento hanno origini molto antiche. L’anello compare infatti già in epoca barbarica, dove per suggellare la promessa d’amore le coppie si scambiavano un anello in segno di fedeltà. Più in generale la storia delle fedi nuziali è legata a quella di trasferire agli anelli una simbologia be precisa. Ad esempio gli antichi egizi saldavano agli anelli dei sigilli raffiguranti scarabei e geroglifici, mentre i greci indossavano cerchietti d’oro con cammei o incisioni. Presso gli antichi romani l’uso di questi monili era invece regolato dalla legge: gli anelli dei cittadini liberi erano d’oro, quelli degli schiavi liberati d’argento e quelli degli schiavi di ferro.
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Anche i cristiani ben presto usarono questi gioielli e dal Medioevo in avanti venne adottata la pratica della consegna di un anello a re e vescovi durante la cerimonia di incoronazione o consacrazione. Per tradizione, i pontefici ricevono ancora oggi il cosiddetto “anello piscatorio”, raffigurante la barca di san Pietro contornata dal nome del Papa. L’anello, utilizzato per sigillare le epistole papali, viene spezzato alla morte del pontefice.
La popolarità di questo tipo di ornamento raggiunse il culmine nel XVI secolo, periodo in cui si amava indossare su ciascun dito uno o più anelli, dotati di sigillo o più spesso impreziositi da pietre.
Fede Lenval Comfort |
Nell’epoca Romana si distinse l’anello di fidanzamento, detto “anulus pronubus”, che serviva a suggellare la promessa di matrimonio, dall’anello nuziale, detto invece “vinculum”. Il vincolum romano, fatto di ferro (raramente d’oro o d’argento) inizialmente veniva indossato solo dai maschi, ma presto venne esteso anche alle donne. Le matrone romane sfoggiavano fedi nuziali cui era talvolta applicata una piccola chiave, segno della loro autorità nella famiglia.
La consuetudine, sia maschile che femminile, di indossare un anello dopo il matrimonio si affermò del tutto solo a partire dal XVI secolo, mentre l’abitudine di incidere i nomi degli sposi e la data delle nozze all’ interno di questo risale al Settecento. L’uso dell’oro come materiale, al posto del ferro, per la fabbricazione delle fedi, si deve all’influenza cristiana, per cui l’oro e da sempre simbolo di eternità.
Classica fede in oro giallo |
A questa simbologia e doveroso affiancare il gusto personale degli sposi, molto spesso infatti la scelta cade su fedi non propriamente in oro giallo ma bianco, oppure intrecciate o ancora con l’aggiunta di una pietra che, secondo la tradizione, “rompe” la perfezione sferica.
L’anello
La parola anello deriva dal termine latino “anellus”, diminutivo di “anus”. Il significato di questo termine rimanda alla parola cerchio, che viene usato per adornare le dita delle mani e, in alcune culture, anche quelle dei piedi; gli anelli nuziali rientrano ovviamente nella prima categoria. La fede, chiamata anche vera, è appunto un anello, generalmente in oro giallo, che viene scambiato nella cerimonia del matrimonio dagli sposi che, attraverso questo rito, si giurano fedeltà eterna. La fede si indossa generalmente sulla mano sinistra al dito anulare, mentre nei paesi dell’Europa Centro-Orientale e in quelli del Nord, si usa metterla a destra. L’usanza dell’anulare ha due diverse origini: la prima deriva probabilmente da un antico rito della Liturgia Cattolica, quando il celebrante, toccate le prime tre dita della mano sinistra dice: “Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo…” infilando poi l’anello così benedetto, nel quarto dito della mano degli sposi. La seconda spiegazione è più romantica, dall’anulare passerebbe la “vena amoris” (vena dell’amore) che da lì porta direttamente al cuore.
Il suo peso varia generalmente dai 3 ai 16 grammi e ve ne sono di diverse tipologie. Esiste naturalmente la Classica, tonda e smussata; la Mantovana, più alta, più piatta e più pesante; la Francesina, sottile e leggermente bombata; la Etrusca, piatta e decorata da scritte beneauguranti; la Unica, che ha incastonato un diamante. I materiali più utilizzato è l’oro giallo, che nella tradizione cristiana rappresenta l’eternità. Esiste anche la Fede Turca composta da 4 o più fili sagomati, in argento o in oro che opportunamente incastrati tra loro ne vanno a creare uno unico.
Fede turca in oro bianco e oro giallo |
Ci sono diversi tipi di fede turca, i più comuni sono con 4 fili ma ci sono anche versioni con 6 ,7, 8 fili. Normalmente la fede turca si tiene legata con un piccolissima fascetta, per evitare che si sciolga, poiché ricomporla è molto difficile.
La fede turca aperta |
Un’altra teoria sostiene che l’anello veniva dato in Arabia dai sultani e dagli sceicchi alle loro mogli per assicurarsi la loro fedeltà. La teoria che però mi sento di condividere maggiormente è che la fede turca abbia le sue origini in Anatolia e che sia in qualche modo legata alla cultura celtica. Infatti se osserviamo bene il motivo creato dall’incrocio degli anelli della fede turca notiamo che assomiglia tantissimo al nodo celtico.